Ogni tanto si ci deve fermare a riflettere sul perchè le cose succedono, davvero si può dare la colpa a questa o quell'altra situazione. Io credo di no, credo che se le onde infrangendo gli scogli li distruggono, non si può che dare colpa al mare. Credo che se vogliamo cambiare non bisogna puntare il dito sul più vicino, ma guardare lontano. Credo che se oggi sono dove sono non lo devo ad un'avvenimento presente, ma la cammino che mi sono lasciato alle spalle...
Come il sangue distribuisce ossigeno in tutto il corpo, così la moneta distribuisce potere d’acquisto al mercato. Quando la moneta era d’oro (o di altra merce) l’ossigeno monetario era pulito. I popoli potevano vivere in serenità tempi di benessere perché il potere d’acquisto conferito per pura con-venzione ai simboli, duplicava la ricchezza senza duplicare il debito. Infatti la somma delle unità di misura monetarie incorpora una quantità di valore pari a quello di tutti i beni reali misurati o misurabili nel valore perché il potere d’acquisto ha un valore commisurato a quello dei beni che si possono acquistare. Ecco perché la moneta duplica il valore dei beni reali cioè la ricchezza della collettività. Il valore duplicato può avere o il segno positivo della proprietà (oro) o il segno negativo del debito.
Credo che forse a volte ci lamentiamo della nostra situazione, del caos che si crea intorno a noi, ma non ci chiediamo chi ha portato quel caos e soprattutto siamo davvero messi così orribilmente male da doverci lamentare.
Con l’avvento della moneta nominale (1694 data di costituzione della Banca d’Inghilterra e dell’emissione della sterlina) l’ossigeno monetario è stato avvelenato dal debito non dovuto. Prima, chi trovava una pepita d’oro se ne appropriava senza indebitarsi verso la miniera; con la moneta nominale, al posto della miniera c’è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito perché la banca emette moneta solo prestandola. In tal modo i popoli sono stati trasformati inconsapevolmente da proprietari in debitori del proprio denaro nella più grande truffa di tutti i tempi, passata inosservata perché basata sul principio della riserva.
Credo che costruire uno stato complicato e lamentarsi per quello che succede come drammatica conseguenza non sia la risposta giusta.
La moneta nominale è stata infatti concepita come titolo di credito rappresentativo della riserva sicché la banca centrale poteva affermare di essere proprietaria della moneta in quanto proprietaria della riserva. All’origine il portatore poteva presentare la banconota all’incasso e convertirla in oro. Col divieto della convertibilità la moneta, pur rimanendo vera moneta, diventava falsa cambiale. Il governatore, debitore apparente, diventava creditore reale, in quanto emetteva la moneta solo prestandola, ed il portatore, creditore apparente, diventa il vero debitore, come tale, proprietario provvisorio della moneta per la durata del prestito insindacabilmente concesso per quantitativi e tempi, dal vero padrone: il governatore.
Credo che se forse i paesi dell'aera Euro si fossero preoccupati di comportarsi come veri e propri alleati non ci sarebbero PIIGS.
Il signoraggio bancario ha trasformato i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro, perché si è mascherata sotto la parvenza del valore creditizio, basato sulla riserva (con la formula "pagabile a vista al portatore") il valore indotto basato sullaconvenzione sociale. In tal modo la moneta è stata trasformata in una fattispecie analoga al francobollo di antiquariato che ha valore per convenzione e senza riserva. La risultante di questa strategia è stata la sistematica trasformazione delle banche centrali da debitrici in proprietarie per un valore pari a tutto il denaro emesso sotto forma di false cambiali.
Credo che se il mondo e tutti noi non avessimo da sempre riposto tanta fiducia in altri stati forse oggi saremmo tutti miliardari
Abolita la convertibilità con l’avvento del c.d. corso forzoso, e successivamente eliminata la stessa riserva, con la fine degli Accordi di Bretton Woods (15 agosto 1971), il compenso dovuto alla banca centrale, andava commisurato essenzialmente a quello dovuto ad una tipografia; mentre la banca si è appropriata, senza contropartita, della differenza tra costo tipografico (o scritturale) e valore nominale (creato dalla convenzione sociale), duplicata peraltro dalla emissione attuata prestando il dovuto, come lucro illecito di una truffa.
Credo che se tutti dobbiamo fermarci a riflettere sul significato della parola Futuro.
Su queste premesse, in data 8 Marzo 1993, presentai esposto-denuncia per truffa contro il Governatore Azeglio Ciampi, pro tempore della Banca d’Italia. Il dott. Ettore Torri, della Pocura della Repubblica del Tribunale di Roma, mi convocò e nel colloquio presso il suo Ufficio, dopo aver riconosciuto che "era stata data la prova dell’elemento materiale del reato", soggiunse che mancava il dolo perché il vigente sistema monetario si era consolidato nella prassi: testualmente: "perché è stato sempre così". Di fronte a questa obiezione rimasi sconcertato e replicai che la continuazione del reato, consolidato nella prassi è un aggravante, non un esimente della responsabilità penale e comunque poteva essere fatta salva la buona fede fino al momento della denuncia, dopo di che sarebbe stata acquisita la consapevolezza del reato e la certezza del dolo. Pur non essendo accettabili le motivazioni addotte dal dott. Torri, tuttavia è possibile riconoscerne l'attendibilità a condizione che siano salvaguardate le vittime della truffa monetaria concedendo, a richiesta di parte , la moratoria dei debiti monetari e che si programmino i tempi e mezzi tecnici per sostituire alla moneta sporca(riconosciuta tale dallo stesso dott. Torri) la moneta pulita, in un regime transitorio di doppia circolazione. Infatti, dopo aver precisato che:
a) come nell’indotto fisico la corrente elettrica esiste in quanto si realizza con la caratteristica della continuità; così nell’indotto giuridico il valore della moneta persiste sul mercato al di là dei cicli esistenziali dei singoli contratti di compravendita;
b) la moneta è come il sangue, anche se avvelenato dalla truffa del debito non dovuto, non può essere eliminato drasticamente senza causare il collasso del sistema economico e sociale (analogo a quello causato in Argentina dal drastico prosciugamento di moneta operato dalla grande usura). A conferma sta il fatto che centinaia di milioni di uomini muoiono di fame non per mancanza di pane, ma del denaro per comprarlo.
Credo che forse se tutti noi ci fossimo davvero informati su tutto questo non sarebbe successo.
Pretendere di correggere i pur gravi difetti del sistema con la drastica abolizione della moneta-debito, sarebbe come dissanguare totalmente un essere vivente in attesa della successiva trasfusione. Il rimedio sarebbe peggiore del male perché si andrebbe a trasfondere sangue in un cadavere. Ecco perché i tempi di attuazione di una valida riforma monetaria che restituisca al portatore la proprietà della "sua" moneta va realizzata gradualmente e con prudenza.
Particolarmente significativa – in questo senso – la magistrale intuizione di Ezra Pound (Lavoro ed usura, Milano, 1975, p.54): "Ciò che è mancato in Italia (…) è la visione del processo di strozzinaggio (…) ed il rapporto tra gli affari (…) ed il sistema monetario mondiale, operando non a breve scadenza, non a periodi di tre mesi o di tre anni, ma alla lunga, durante secoli e mezzi secoli (…)." Pound aveva capito che non si può eliminare il sangue monetario avvelenato da debito non dovuto, con un colpo di spugna. Sarebbe un rimedio peggiore del male. Ecco perché la sostituzione della moneta sporca (debito del portatore e proprietà della banca) con quella pulita (proprietà del portatore e debito della banca), va fatta gradualmente con la doppia circolazione.
Su queste premesse appare evidente la validità delle due iniziative promosse dal Sindacato Antiusura – SAUS: 1) l’esperimento del SIMEC a Guardiagrele che ha dato conferma della validità della teoria del valore indotto perché si è creata per mera convenzione, come misura del valore e valore della misura una moneta sperimentale proprietà del portatore, senza riserva, con simboli di costo nullo (carta e inchiostro). 2) la diffida notificata alla Banca Centrale Europea nella persona del Governatore Wim Duysemberg, ad astenersi dall’emissione dell’euro (a mezzo di Ufficio Giudiziario del Tribunale di Chieti, in data 16 aprile 2001). In tal modo il SAUS ha contestato la legittimità della moneta europea, indicando ad un tempo come sostituirla con altro strumento di misurazione del valore, senza causare il collasso del sistema economico peraltro nel pieno rispetto dei legittimi interessi delle collettività nazionali dei Paesi membri. Sembra opportuno, con l’occasione, evidenziare che, mentre per i Governatori delle Banche Centrali degli Stati Europei poteva essere riconosciuta la buona fede (perché la prassi della utilizzazione della moneta gravata di debito non dovuto era stata ereditata dall’originaria moneta concepita come titolo di credito rappresentativo della riserva), nessuna giustificazione può essere riconosciuta alla emissione dell’euro perché ne era stata tempestivamente contestata la legittimità con la suddetta diffida, prima che ne iniziasse la circolazione.
Credo che la vita ci dà tante lezioni, che a volte è dura, ci mette difronte ad ostacoli da passare. Ma quando gli ostacoli li abbiamo aggirati e non abbattuti il percorso è cambiato.
In questa situazione, è dovere dei magistrati prendere atto della illegittimità dell’emissione dell’euro, concedere la moratoria dei debiti, a richiesta di parte, e consentire la doppia circolazione di euro e SIMEC (o di analoga misura del valore) per lostato di necessità delle vittime del reato (art.54 c.p.). Infatti, una volta dimostrato che il costo del denaro, all’atto dell’emissione, è del 200% (oltre gli interessi ed i prelievi fiscali) è evidente che la puntualità dei pagamenti è impossibile. La società è pervasa dall’angoscia dell’insolvenza ineluttabile di cui è prova la malattia sociale del suicidio dei debitori per i debiti non dovuti che non ha precedenti nella storia. Non a caso il SIMEC è nato a Guardiagrele che è il paese in Italia che ha la più alta percentuale di suicidi.
Su queste premesse, evidenziate le gravissime responsabilità delle autorità monetarie europee per truffa perpetrata in danno delle collettività nazionali (espropriate ed indebitate senza corrispettivo per tutto l’euro in circolazione) ovemai – preso atto della gravità dei reati contestati – i competenti organi statuali e monetari rimanessero inerti omettendo di tutelare la legittima proprietà della moneta, potrebbero rendersi responsabili di omissione di atti dovuti, di infedeltà in affari di stato ed even-tualmente corresponsabili, per associazione a delinquere, del medesimo reato di truffa contestato al Governatore della BCE.
Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio.