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Riporto un'articolo interessante trovata su trendonline.it
"Al momento sono tre le preoccupazioni dominanti su entrambe le sponde dell’Atlantico: la crisi del debito sovrano in Europa, il downgrade di S&P del debito americano e le aspettative circa un terzo round di Quantitative Easing da parte della Fed qualora dovessero ulteriormente peggiorare i dati relativi all’economia a stelle e strisce.
L’insieme di questi tre mali ha contribuito a spingere l’oro sui massimi di tutti i tempi contro Dollaro Usa, Euro e Sterlina a causa dei timori degli investitori circa nuovi cali nei corsi delle tre monete più scambiate al mondo. Iniziando ad analizzare la situazione riguardante la crisi del debito europeo, in gioco c’è niente di meno che la sopravvivenza della moneta unica in quanto il mercato teme che i progetto politico sottostante possa sfilacciarsi sotto i suoi occhi. Prepotenti misure di austerity accompagnate da una politica monetaria rialzista stanno diventando un fardello insopportabile per paesi come Grecia, Portogallo e Irlanda intrappolandoli in una spirale debitoria di cui non si vede la fine. Non potendo disporre di meccanismi interni in grado di alleviare gli stress finanziari, i policy makers e i contribuenti tedeschi stanno ora affrontando la realtà : l’unica via per salvare l’Euro rimane quella di arrivare ad un’unione fiscale oltre all’impegno della Germania di sottoscrivere o garantire i debiti dei Paesi periferici. Ovviamente si tratta di una presa di posizione difficile da sostenere per i politici, oltre al fatto che ciò potrebbe anche risultare incostituzionale secondo la Carta tedesca. Con il Fondo Monetario Internazionale pronto a ricordarci che l’eventualità di un contagio globale potrebbe far apparire il fallimento di Lehman alla stregua di un “tea party” qualora la crisi del debito europeo non venisse risolta, questa è una storia destinata a tenere banco per molto tempo ancora.,Negli Stati Uniti, nonostante l’accordo per l’innalzamento del limite di indebitamento del Paese, Repubblicani e Democratici rimangono ideologicamente su fronti opposti riguardo alle soluzioni su come mettere un freno alla spirale negativa del debito americano. I Repubblicani infatti si oppongono a qualsiasi proposta di aumento delle tasse al fine di trovare nuove misure che consentano di tagliare il deficit di bilancio di circa 15milioni di miliardi di dollari. I Democratici vorrebbero alzare le tasse e tagliare la spesa secondo un approccio più bilanciato per arrivare ad un compromesso nel tentativo di proteggere quella strato sociale più vulnerabile. Nonostante il taglio del rating sul debito Usa da parte di Standard and Poor’s, sia Moody’s che Fitch hanno riaffermato la tripla A, seppur con una serie di avvertimenti. Qualora infatti non venisse raggiunto un accordo ulteriore sui tagli da apportare al bilancio entro il mese di Novembre, potremmo assistere ad ulteriori downgrade e gli Stati Uniti potrebbero così perdere la tripla A a livello globale con notevoli conseguenze, tra le quali certamente anche quella di ottenere prestiti a costi superiori rispetto agli attuali.
Ultimo punto, anche se non certo per importanza e quasi a piè di nota rispetto agli altri due, il Presidente della Fed Ben Bernanke ha indicato che, se i dati economici e quelli relativi al mercato del lavoro dovessero rimanere deboli, potrebbe aumentare la pressione per ulteriori stimoli monetari o economici. Qualora questo dovesse essere il caso, aspettiamoci di assistere ad un biasimo globale da parte delle economie emergenti come Cina, Brasile e India, già estremamente esplicite lo scorso anno su questo punto, a causa degli effetti combinati di inflazione in crescita e prezzi delle materie prime causate da questa iniezione di liquidità".
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Ultimo punto, anche se non certo per importanza e quasi a piè di nota rispetto agli altri due, il Presidente della Fed Ben Bernanke ha indicato che, se i dati economici e quelli relativi al mercato del lavoro dovessero rimanere deboli, potrebbe aumentare la pressione per ulteriori stimoli monetari o economici. Qualora questo dovesse essere il caso, aspettiamoci di assistere ad un biasimo globale da parte delle economie emergenti come Cina, Brasile e India, già estremamente esplicite lo scorso anno su questo punto, a causa degli effetti combinati di inflazione in crescita e prezzi delle materie prime causate da questa iniezione di liquidità".
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